In questa puntata andremo a visitare il volto una città che non ha bisogno di presentazioni.
In realtà scopriremo delle chicche che non avremmo mai potuto immaginare.
Oggi siamo in compagnia di Nicola “la guida con le scarpe gialle”, che ci porterà alla scoperta di New York


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Trascrizione dell’episodio

FRANCESCO E Sandra (min 00.04) Ciao a tutti benvenuti in un’altra puntata di viaggiando podcast il podcast dove vi vogliamo far scoprire nuove città e nuovi luoghi del nostro meraviglioso mondo. In questa puntata andremo a visitare una città che probabilmente abbiamo visto in tantissimi film e voglio dire non credo che abbia bisogno di presentazioni questa città però nella nostra pre intervista con il nostro ospite siamo rimasti che vogliamo vedere pure aspetti meno conosciuti di questa città, la città in questione è New York e la nostra guida di oggi è Nicola. Io sono Francesco buonasera a tutti.
Io sono Sandra e lasciamo la parola adesso a Nicola che inizia a presentarsi e poi vediamo quello che succederà. vai Nicola.

NICOLA(min 00.50) ok grazie mille a Sandra, grazie mille a Francesco io sono Nicola o come mi conoscono ormai in diversi la guida con le scarpe gialle. Faccio una guida a New York da più di due anni mi sono trasferito qui con la con la mia famiglia all’inizio del 2017; faccio la guida a tempo pieno in tre lingue e mi diverto un sacco decisamente. mi diverto un sacco molto meglio del mio vecchio mestiere in Italia dove sono stato per un pochino di tempo avvocato e
poi interprete.

FRANCESCO(min 1.22) va bene scusa, scusa se ti interrompo tra guida e avvocato secondo me la guida è molto più è molto più piacevole alla fine hai a che fare con delle persone che quantomeno non sono non sono avvelenate.

NICOLA (min 1.45) Infatti lo dico sempre quando mi presento sono qui facevo l’avvocato un tempo, ho smesso quando la mente mi funzionava ancora. Allora che c’è da dire di New York? New York come ha detto giustamente Francesco è una città che conoscono tutti, è una delle poche città mondo che tutti hanno già visto prima di arrivarci, io ho incontrato nel corso della della mia carriera e attraverso anche l’attività che svolgo normalmente sui social media, milioni di persone che conoscono ogni centimetro quadrato della zona di Manhattan che va da Wall Street fino alla fine di Central Park.
Potresti far vedere una fotografia e sono in grado di dirci esattamente dove è stata presa, probabilmente giocando anche sulle ombre in quale momento della giornata è stata scattata.Lo sapete qual
è la grande caratteristica di molte di queste persone? Non ci crederete mai è che non ci sono mai stati. Perché l’hanno letta nelle guide l’hanno vista nei libri, adesso con Google Maps e con la street view si può fare praticamente tutto, ci si può stare esattamente dentro.Ma ne manca un elemento fondamentale, mancano i suoni, mancano i rumori, manca la sensazione del caldo sotto i piedi, manca sapere che il cemento americano è molto più duro dell’asfalto italiano per cui dopo 23 giorni i polpacci ti fanno un male della madonna.
Manca sentire l’odore della città mi manca il casino sfrenato di quel posto terribile che è Times Square il centro della città come lo chiamano tutti anche se a New York purtroppo un centro non esiste purtroppo per loro che continuano a chiamarlo centro dove appunto ci sono tutti gli alberghi dove tutti finiscono dove tutti hanno un primo impatto con New York con una città che non esiste perché Times Square non è New York . Pensate che i newyorkesi io in primis perché oramai vivo qui la chiamano la chiamiamo la fogna dell’inferno. è un posto dove se dai un appuntamento a Times Square troverà sempre una scusa per spostarlo da qualche altra parte, è un dedalo di persone di tipi più o meno loschi, qualsiasi cosa tu ti possa immaginare non ha niente a che vedere con la città ed è il primo grosso impatto ed è quello che chiaramente gioca il ruolo principe, per cui quello che una guida deve fare quando incontra delle persone che vivono in un albergo nella zona di Times Square è smentire che New York è esattamente quella. Quindi si parte già con un handicap decisamente pesante, però vi devo dire la verità è estremamente semplice perché questa città non dico che ha tutto però c’è parecchio rispetto a Firenze da dove vengo chiaro non ci sono le colline e anche se c’erano sono state rase al suolo durante proprio l’espansione urbana di Manhattan però a parte quello i villaggi di pescatori e i diners stile happy days degli anni cinquanta, ristoranti per tutte le forchette e per tutti i palati e soprattutto per tutti i prezzi miscugli etnici e quartieri caratteristici uno sviluppo urbano tutto particolare ma soprattutto colori odori e sapori che se non trovi qui non trovi in nessun altro posto del mondo. Mi spiego meglio qui li trovi tutti in un posto solo se vuoi assaggiarli tutti nei loro luoghi d’origine che devi fare il giro del mondo basti pensare questo che il Queen’s uno dei cinque quartieri di New York city è considerato come il vero melting-pot a livello mondiale perché si dice che si parlino 160 lingue diverse quindi insomma capire che New
York non è solo quella che si vede nei film non è quella di cui si è letto ma è molto di più.Anzi direi che tutto sommato quella che esce dai film e quella che si è letto è solo una piccola, piccolissima parte di quella che a New York e la mia missione diciamo così da guida è quella di farla scoprire, di far scoprire quella New York nascosta quella New York che sta dietro le tende diciamo così che non vedresti se non sapessi che c’è in primo luogo ma soprattutto se non sai dove è, quella che secondo me se non vedi perdi qualcosa. Non puoi capire la città o comunque non puoi capirne tante sfaccettature, uno dei più grossi equivoci su New York sapete qual è Sandra e Francesco? E’ pensare per esempio che New York sia una città bianca e tutto è tranne che una città bianca a me piace dire per esempio che c’è una riserva di bianchi che è quella che sta intorno a intorno a Central Park perché lì è vero la maggior parte delle persone sono bianche ma basta uscire da quel giro di 4 km che i bianchi alla fine i caucasici tanto per dirne una, sono la assoluta minoranza. Noi quando abitavamo a East Harlem che era ancora entro i confini di Central Park quando andavamo a fare la spesa al supermercato erano quattro isolati, eravamo praticamente gli unici bianchi anche in città in quella zona, ci potevano indicare tranquillamente . E’un’impressione molto spesso completamente falsata quella che sia ha di New York dai media o quella che spesso e volentieri anche ci passano tutti che si divertono sul Rooftop con il loro cocktail in mano, ragazzi, i giovani, quelli che si vogliono divertire, quelli che in Italia si trovano alle discoteche nei luoghi marini eccetera non è che vadano tutti sui Rooftop, anzi spesso e volentieri li trovi negli irish pub al livello terra proprio a livello di strada. è tutta una grossa macchina mediatica quella che passa ,vi posso assicurare che ha poco pochissimo a che fare con la città, c’è anche da considerare che molti pensano che sia un luogo fortemente spersonalizzato e io lo capisco perché è una città con 8 milioni e 600 mila abitanti e 600 mila irregolari però vi posso assicurare che c’è un senso di comunità veramente straordinario vi potrei raccontare di storie proprio di vita di tutti i giorni che veramente veramente vanno oltre l’immaginario.Le persone sanno benissimo che sono arrivate tutte qui con un’idea in mente e se qualcuno ha bisogno di qualcosa trovi sempre qualcuno che ti dà una mano e che se non è in grado di aiutarti lui, ferma qualcuno per la strada chiedendogli ”ehi senti lui ha bisogno di qualcosa io non posso mi puoi dare una mano tu?” è secondo me un grande viaggio, è un grandissimo esperimento sociologico New York oltre a essere una città di una bellezza infinita è questa io voglio far vedere alle persone che vengono a visitarla e che chiedono di scoprirla con me. Questo diciamo è la mia idea di quella che deve essere una guida, vedere i posti normali tra virgolette i posti turistici ci riescono tutti, a far scoprire le chicche nascoste, a far vivere veramente un’esperienza che fa la vera differenza ci vuole un pochino.

Sandra(min 10.22) ci vuole un pochino e ci vuole sì come hai detto giustamente tu ci vuole una guida che sia preparata e che conosca bene appunto le chicche che sia capace di motivare i turisti e di far apprezzare quello che è il vero senso della città, la città si sono grattacieli, Manhattan, Times Square …

NICOLA(min10.53) Ora scusate se vi interrompo ma voi sapete Sandra e Francesco quante linee di metropolitana ci sono a New York? Immenso allora ve lo dico io e poi vi spiego perché lo so. Sono 23 lo sapete perché lo so così tanto bene che sono 23? Perché quando ho preso il mio patentino io per i 45 giorni successivi non ho preso nessun lavoro anzi lo sapete cosa ho fatto? Ho consumato tre paia di scarpe ogni mattina uscivo prendevo una linea arrivato al capolinea e lo risalivo a piedi fin dall’altra parte una linea dopo l’altra, mi sono fatto a piedi non dico tutta la città ma quasi, quanti km ho fatto non chiedetemelo.

FRANCESCO(min 11.38) Ma una linea quanto è lunga più o meno ? Perché penso che New York sia di una certa distanza.

NICOLA (min 11.48) te lo ricordi il famoso film i guerrieri della notte? è un film sulle gang un film del 79, le gang di New York si ritrovano tutti ovviamente nel Bronx, perché quello in quel periodo era veramente un quartiere malfamato, per decidere una tregua.
C’è un assassinio, un omicidio e incolpano ingiustamente una gang e questa gang è una gang di padri di famiglia tutto sommato, di Coney Island e il film parla di loro che attraversano la città tutta la notte per tornare sani e salvi a casa a Coney Island e non c’è una linea che parte da Coney Island e arriva nel Bronx, ce ne sono comunque un paio però il viaggio che fanno i guerrieri quella notte sono 23 miglia e quindi stiamo parlando di ben oltre 30 chilometri, per esempio la la linea numero 5 che va dal nord Bronx fino a Brooklyn credo che ci voglia comunque oltre un’ora e mezzo se ben ricordo a farla a farla tutta tutta quanta e stiamo parlando appunto di linee che attraversano una città per oltre una trentina di chilometri.Quindi alcune di queste ci ho messo anche più di un giorno.
Guardi un pochino quello che c’è, ho visto dei posti che se mi dicessero oggi torna e prima paga fanno un’assicurazione sulla vita e poi ne parliamo.Però in compenso sono stato esposto alla città mi sono in altre parole spostato oltre la mia cosiddetta zona di comfort, ho accettato anche di sentirmi magari non in pericolo ma anche un pochino a disagio pur di essere in grado di avere un certo grip, una certa presa sulla città perché se non ce l’hai è inutile che porti la gente intorno.Devi sapere non solo che cosa c’è ma deve avere anche un’idea di quello che c’è tutto intorno e cosa rende quel posto particolare perché questa è una chicca: per esempio la casa di Carrie in Sex and the City se ci volete andare 66 street nel Greenwich Village. Ok sapete qual è la meraviglia? E’ che se avete visto la serie sex and the city…

FRANCESCO E Sandra ( min 14.45) ho regalato il cofanetto a mia moglie, abbiamo conosciuto Manhattan grazie a Sex and the City.

NICOLA (min 14.48) l’indirizzo di Carrie è 245 east side, ok la 73esima est. a parte il fatto che un siffatto civico non esiste, la casa di Carrie utilizzata per gli shooting è al 66 che è completamente da un’altra parte . Si trova a circa 9 km da suo supposto indirizzo che è un trucco a cui il cinema ricorre molto spesso, però crea una falsa aspettativa, una falsa corrispondenza con la realtà e quindi ti devi cominciare a muovere e sta in una zona meravigliosa perché è una zona dove adesso gli immobiliaristi, furboni, hanno chiamato West Village. Perché basta prendere una zona, darle un nome diverso e automaticamente il valore delle case aumenta del 15%. Nel West Village ci sono due belle casine che sono state in vendita per un sacco di tempo, una pare sia stata venduta, l’altra è ancora in vendita da più di un anno, cosa molto rara, su New York . Ho scoperto che erano le due case che Steve Jobs ha comprato ai suoi figli, poi una volta morto, considerato che la moglie ha un’altra casa ha deciso di metterle sul mercato con prezzi , considerato di chi fossero, davvero stratosferici. E’ molto bello questo, capire che il valore della città cambia in base a come alcune persone decidono di impostare la geografia economica.

FRANCESCO(min 17.28)Questo penso che sia un discorso abbastanza comune, probabilmente in America visto che gli americani fanno tutto in
grande probabilmente questo qui è molto più amplificato poi voglio dire era pura la casa di Steve Jobs quindi sicuramente avrà un valore aggiuntivo che non voglio immaginare neanche quanto costa.Lo sai a quanto quanto la vendono?

NICOLA( min 17.56) certo che lo so, le vendono a 23 milioni di dollari l’una.E vi dirò anche che secondo me la superficie totale è inferiore a 200 metri quadri.

FRANCESCO E Sandra (min 18.29)E’ inavvicinabile a noi comuni mortali. Ma ti fanno pagare per passarci accanto?

NICOLA (min 18.38) Quella è una zona meravigliosa una metafora di New York perché parte praticamente da Washington Square che secondo me è la piazza più bella di New York , chi ha visto Harry ti presento Sally magari se la ricorda perché dove arrivano al primo loro viaggio a
New York , dove Will Smith ha la casa e in io sono leggenda dove Robin Williams fa il cattivo e via via dicendo. parte da lì Washington Square che è praticamente il campus della New York University, quindi in pratica quella prima parte da Washington Square fino alla sesta Avenue, è una zona tipicamente studentesca, dalla sesta avenue nel momento in cui prende una forma strana per una street con un numero a curva a gomito e va a salire diventa la tipica strada nel Greenwich Village ferma nel tempo, infatti fu lì che Bob Dylan affittò la sua prima casa nel 1961 non appena arrivò a New York . Ci sono degli dei ristoranti spaziali come ristorante Ramena pochi passi più avanti sono dei pub poi passi la sesta avenue a questo punto che la sesta ce la siamo lasciata dietro diventa una strada di lusso infatti due isolati più sotto c’è la casa di Carrie di sex and city un isolato ancora più avanti c’è la casa dei figli di Steve Jobs poi continui ancora arrivi al limite estremo del Greenwich Village con le strade ancora a lastrone, definiamoli sanpietrini ma è un termine improprio perché il sanpietrino è piccolo, quello americano è praticamente delle dimensioni di un mattone messo per strada e da lì ti porta avanti fino al limite tra il Greenwich Village per chi si ricorda per esempio quello splendido spot che girò Martin Scorsese
tanti anni fa per Dolce Gabbana con Matthew McConaughey e Scarlett Johansson è lì che loro due si fermano con con la alfa decappottabile per fare un giro a rimembrare i vecchi tempi. E’ fantastico vedere che puoi scoprire tutte queste diverse facce della città semplicemente camminando lungo la stessa strada nel giro di pochissimo poi tra l’altro perché parliamo nel giro dei di 900 metri quindi immaginate se tutto questo è in una zona abbastanza ferma nel tempo come può esserla nelle parti meno note e secondo me più belle e più interessanti della città perché New York non è solo Manhattan molte molte persone fanno l’errore terribile di pensare che i New York sia solo Manhattan il Ponte di Brooklyn e il quartiere intorno al ponte di Brooklyn, dio mio quanto vi perdete..

FRANCESCO E Sandra(min 21.50) per questo che ti stiamo intervistando, noi ti stiamo ascoltando e stiamo sognando ad occhi aperti, perché il mio sogno è quello di venire a New York , sto pianificando fra tre anni il mio viaggio, sto aspettando che crescano i bambini per cui mi stai facendo sognare e immaginare la bellezza e la maestosità di New York .

NICOLA(min 23.02) ma lo sapete per esempio qual è un quartiere bello, bellissimo meraviglioso di New York e completamente snobbato da tutti? il primo che non vi aspettereste, indovinate? I quartieri di New York sono 5, Manhattan, Staten Island, Bronx, Queens e Brooklyn.
Tutti cominciano a dire sorprendici e allora si va nel Bronx e allora si spaventano.cominciamo a pensare ad una cosa, faccio la guida come mestiere e secondo voi vi faccio ammazzare? il Bronx è una cosa fantastica, era nato inizialmente come luogo dove i ricchi di New York passavano le estati quindi già questo dovrebbe dire qualcosa. Poi è chiaro si è trasformato in un quartiere popolare ha avuto la sua grossa decadenza ma ci sono ancora delle zone tipo Riverdale o la zona intorno allo zoo con la vera Little Italy perché la Little Italy di Manhattan ormai è una farsa è una farsa ambulante per la maggior parte delle cose.. è un quartiere da scoprire, sicuro ormai bellissimo e vi assicuro che tutte le persone che ci porto tornano indietro a bocca aperta.. io lo dico sempre è come se io li bendassi e poi a un certo punto li sbendassi una qualsiasi parte nel Bronx e gli chiedessi dove siamo mi direbbero a due isolati dalla fifth avenue. È questo che a me piace di questa città, mi piace farla scoprire, mi piace sapere che c’è tanto tanto, tanto che va oltre quello che è quello che è l’immaginario collettivo della casa dell’uomo ragno a Forest Hills nel Queens che è un quartiere fatto esattamente come Godric’s Hollow di Harry Potter se avete
visto Harry Potter e i doni della morte è così, ed è tutto in città. C’è un villaggio di pescatori sempre sempre nel Bronx con le casine di legno che sembra stare di stare con la Fletcher, è fatto così con la gente che mi racconta che quando escono la mattina per andare al lavoro mettono la gabbietta per l’aragosta nel mare perché hanno il giardino che finisce sul mare, tornano la sera e la tirano su. c’è tanto da scoprire a New York e tanto da scoprire, lo dico sempre, evitate di fermarvi alle prime impressioni e certo la cosa interessante è che la stragrande maggioranza dei clienti sono persone che qui ci sono già state infatti e la vogliono approfondire diciamo così e rimangono sempre sorpresi. Ho avuto persone che hanno visto New York 23 volte e nonostante tutto sono riuscito a fargli scoprire qualcosa di nuovo.

Sandra(min 26.28) bravo non è facile

NICOLA(min 26.31) ma neanche impossibile perché tanto poi alla fine quando ci stai 23 volte diventi un abitudinario fai sempre le stesse strade, un grosso errore per esempio che si fa su New York è dire è una città che si gira a piedi. è vero si gira a piedi ma se la giri a piedi giri sempre solo le stesse zone cioè da Central Park fino al sud fino a Wall Street o cose del genere.Tutto il resto te lo perdi e in una città dove il solo Bronx ha come superficie la superficie di tutta Parigi capite benissimo cosa ci si può perdere.

FRANCESCO(min 27.09) c’è da vedere insomma. una domanda, tu mi parlavi di un quartiere che mai immaginerei sia quello che è , è appunto il Bronx. Noi ovviamente lo vediamo nei film , ma non è sempre stato così, qualcosa di vero ce lo hanno fatto vedere?

NICOLA(min 27.39) tra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni 80 inizio anni 90 il Bronx per l’amor di dio poteva essere anche bello ma io non ci sarei andato.. così come sai dove non andrei mai? io non andrei mai a Coney Island quando il luna park è chiuso cioè da ottobre a marzo perché quella parte della città che si affaccia poi su una spiaggia è tutta luna park, sono isolati interi, blocchi che vivono solo del luna park per cui se son chiusi se tu ci vai, ora soprattutto della notte non trovi niente e quindi trovi le persone che fanno lì a farsi gli affari propri che sono quelli affari che non devono fare in mezzo agli altri. Quindi adesso io mi sento molto più sicuro nel Bronx, in quasi tutte le parti del Bronx. Ce ne sono alcune in cui non ci andrei neanche se mi pagassero come in altre parti di altre città. Ce n’è di roba New York probabilmente ce n’è ancora di più, c’è molto di più… così c’è tanto da imparare sulla parte di New York cosmopolita, ad esempio ELLIS ISLAND. Sapete quante cose veramente sbagliate si dicono a riguardo?
E’stata dal 1892 al 1954 la più grande stazione di emigrazione del mondo, io mi ricordo il mio nonno che era nato nel 1907 quando da piccolo intorno ai 7/8 anni dissi “nonno voglio andare in America”.
Lui mi disse” ma perché, lo sai che quando vai li ti tengono in un ospedale un mese come se tu fossi un appestato? ” ma non era vero per niente, perché Ellis Island era una stazione di ingresso , così come quelle degli attuali aeroporti, e ti ricoveravano in ospedale solo se eri malato e quindi New York sta insieme grazie a tutte le informazioni che sono state date e spesso sono anche sbagliate e fatte di pregiudizi.

FRANCESCO(min 31.02) mentre parliamo, mi fai venire in mente il podcast che abbiamo registrato su Dubai e mi state togliendo un sacco di luoghi comuni .ad esempio la questione del Bronx ma altre cose che pensavo fossero il contrario.

NICOLA(min 32.39) a proposito, abbiamo anche la nostra piccola Dubai, ha aperto il 15 di marzo un nuovo quartiere fatto di grattacieli spaziali più alti ed estremamente tecnologici a impatto zero che è una zona bellissima però è anche un grosso problema in città perché potrebbe stare a New York come potrebbe stare a Dubai come potrebbe stare a Hong Kong, a Santiago del Cile… è una cosa bellissima però è contemporaneamente anche una perdita progressiva di identità della città che anche New York sta subendo negli ultimi anni e continua a subire perché è una città completamente in evoluzione.io lo dico sempre non ci sono reazioni intermedie a New York o ti piace o ti fa schifo però il grosso problema è se ti piace perché se ti piace ci torni ci torni ci torni ci torni e ci torni ancora.. potresti anche fermarti lì.

Sandra (min 34.47) quindi Nicola fra tre anni, 3-4 anni, quando verremo a New York ci aiuterai a conoscere sia diciamo i monumenti tipici, più famosi, che insomma questi scorci della città che sono appunto come le hai definite delle chicche.

NICOLA(min 35.06) si, però la cosa va detta… New York è una città splendida, non è però una città europea quindi non è molto handicap friendly ora non è che avere bambini piccoli sia un handicap per l’amore di dio ma essendo una città che si gira bene in metropolitana non tutte le stazioni hanno le ascensori non tutte le stazioni hanno gli scivoli è una è una città che per una famiglia con bambini va progettata bene.. è assolutamente vivibile vivibilissima dei bambini si divertiranno un sacco però in questo l’Europa e l’Italia in particolar modo sono avanti anni luce.. Il famoso accesso facilitato del quale parlano i telefoni cellulari ,ecco l’accesso facilitato in Italia ed Europa è ad un ottimo livello, a New York meno..

FRANCESCO(min 36.16) senti ti volevo fare una domanda, tu ci hai fatto rivivere parecchi scorci di New York che detta così mi sembra che ci vorrà un mese per poter vedere qualcosa..nella tua esperienza per avere e dare un consiglio a chi ci ascolta, quant’è il tempo minimo o comunque un tempo ragionevole perché uno possa viverla ovviamente non a pieno però per poter vedere parte delle chicche che hai detto tu e parte insomma di quello che ancora non sappiamo che non ci hai raccontato?

NICOLA(min 37.01) io ci starei ben sette, dieci giorni però so anche un’altra cosa che una delle tendenze ultime degli operatori turistici e dell’agenzia di viaggio è questa: dal momento che fai un volo intercontinentale guarda il più possibile e allora ti tengono tre giorni a New York ,due giorni a Niagara, poi ti spostano un giorno a Toronto un giorno a Washington ti fanno rifare l’ultimo giorno a New York e ti portano indietro.. questo secondo me è un modo bello per vedere un sacco di cose ma ha un terribile effetto collaterale soprattutto quando parliamo di città come New York che ho detto o si amano o si odiano, se l’ami e ci stai solo tre giorni poi ti mordi le mani perché devi tornare di nuovo magari proprio questo il motivo per il quale sono stati studiati questi pacchetti però ecco secondo me e il periodo ragionevole va dalla settimana ai 9-10 giorni.

Sandra(min 38.08) e come invece come periodo dell’anno quale consiglieresti?

NICOLA (min 38.11) guardate allora maggio è un mese fantastico, per il resto luglio e agosto questa città ha un clima schifoso, se un giorno incontrerete qualcuno che mi dice mi sono trasferito a New York perché mi piace il tempo li fatevi dare il numero di telefono..di inverno dal 10 di gennaio fino al 28 di febbraio il clima è abbastanza rigido è normale che ci siano tre o quattro giorni in questa fascia di tempo dove la temperatura va dai -15° ed essendo sul mare col vento la percepita arriva anche a -25°, d’estate c’è di bello che la temperatura raramente passa a 32-33°, oggi ce ne sono 37°- 38° infatti il sindaco ha intimato a tutti di starsene a casa fatti gli unici rincoglioniti fuori erano il sottoscritto e quelle poche persone che ha portato in giro che ce l’hanno fatta a non morire sotto il sole cocente.. ma non va oltre i 32°-33° gradi che vi, però la umidità raggiunge tranquillamente il 95%, scendere poi nelle stazioni della metropolitana certe volte la temperatura raggiunge 35 38 gradi, quindi venite nessun problema fate attenzione perché qui essendo una città che va gli estremi quando c’è caldo e si entra dentro un vagone della metropolitana o dentro un negozio c’è l’aria condizionata sparata a 21 gradi ,quindi un’escursione quasi di 20 gradi fuori.. per me il momento migliore rimane maggio settembre e ottobre..però è anche vero che non tutti possono pianificare le proprie vacanze in quel momento..

FRANCESCO(min 40.25) è un problema, hai detto proprio i mesi in cui io non posso venire perché ci sono i bambini che vanno a scuola e quindi sarà veramente complicato..

NICOLA(min 40.50) io fortunatamente ho l’agenda strapiena, quindi c’è un certo movimento… durante la Pasqua cambia invece il tempo e arriva la pioggia, forse conviene dopo. bisogna però dare delle informazioni circa i voli e il fenomeno delle airbnb… per quanto riguarda i voli quanto prima si prenotano meglio è ma questo è inutile è inutile dirlo.. per quanto riguarda il fenomeno degli airbnb cioè affittare gli appartamenti, la prima cosa da considerare che le case qui a New York sono completamente diverse dalle case italiane sono lunghe e strette e molto piccole come come superficie, inoltre c’è una legge locale per cui se si affitta una casa per brevi periodi cioè per periodi inferiori ai 30 giorni l’affitto è illegale a meno che il padrone di casa non sia presente in struttura quindi facciamo il caso di uno che ha completamente un terratetto una villetta vi affitta un piano lui sta al piano di sotto va tutto bene.. se invece vi affitta qualcuno un appartamento e lui non c’è è illegale che cosa vuol dire? vuol dire semplicemente che magari va tutto bene, voi pagate l’affitto eccetera..Però se qualcuno lo sa e fa presente la cosa, arriva la polizia e vi dice semplicemente voi qui non ci potete stare, non vi arresta per l’amor di dio e vi dovete trovare un posto dove stare..chiaramente se uno prenota su siti seri come airbnb e cose e cose simili a quel punto poi i soldi vengono resi ma il disagio di potersi trovare senza una casa a sedere per terra… cioè per cui anche questo per esempio ci sono ottime soluzioni previste le varie Booking, Expedia che fanno il volo insieme all’albergo compreso per cui il prezzo è molto inferiore a quello che otterresti sommando le due cose comprate separatamente, quindi ci sono ci sono molte possibilità, ci sono molti modi per accedere e per stare, facciamo solo attenzione appunto a airbnb perché New York ha una caratteristica particolare. Ora quando io mi sono trasferito qua la cosa è andata bene noi, abbiamo preso per il primo mese effettivamente un airbnb era un piano intero di una brown house a brooklyn dove appunto il proprietario era al piano di sotto quindi non ci sarebbe stato problema e non ci sarebbe stato comunque perché si passavano esattamente i 30 giorni del termine. poi New York è sì e no una città sostanzialmente per tutte le tasche, quello che costa tanto sono gli affitti ,ma non vivendo qui è l’ultimo dei vostri problemi; se si vuole andare a mangiare ai ristoranti, i ristoranti hanno tutti decisamente un certo prezzo però ci sono tantissime soluzioni e non è vero che gli americani mangiano sempre e solo hamburger.

FRANCESCO(min 45.20)una curiosità, dei colleghi mi dicevano che a New York sicuramente ma in America in generale quando tu vai al ristorante comunque devi lasciare la mancia che è una percentuale del conto?

NICOLA (min 45.41) allora, su una cosa ti devo correggere, New York non è l’America, New York è New York e poi c’è l’America, però il discorso della mancia è giusto allora mettiamola in questa maniera prima ancora di dire qual è la cifra giusta della mancia a proposito si può si può dare la mancia anzi consigliato dare mancia anche alle guide. Allora due cose: anzitutto sulle mance ci si paga le tasse e soprattutto i camerieri dei ristoranti però che cos’è la mancia? molti vi racconteranno che la mancia si dà ai camerieri perché hanno uno stipendio orario basso, ma non è sempre vero anzi non è sempre vero… la mancia negli Stati Uniti proprio come cultura sia a New York che nel resto degli Stati Uniti è una misura di quanto bene ci è stato fatto il servizio quindi se tu non lasci la mancia il messaggio implicito che stai dando è che hai fatto una schifezza. quindi è qualcosa che i camerieri non vogliono perché se se si sa che son turisti ci si passa sopra ma se qualcuno non la lascia e tanti non lasciano la mancia a quel cameriere vuol dire cameriere bravo non è e quindi potrebbe rischiare il posto.. la mancia è semplicemente dire “bravo, ti sei preso cura di me” e questo è il modo con cui io ti ricompenso che poi alla fine diventa quasi un sorta di obbligo, e a New York questa sorta di obbligo tra virgolette ha sostanzialmente tre scaglioni e qui parlo dei ristoranti.. potrebbe veramente essere una cosa che vi dà un trauma..spesso e volentieri quando chiedete il conto vi arriva con dei suggerimenti di mancia in base a quello che è il totale; questi tre suggerimenti di di norma sono il 18, il 20 e il 22 per cento del totale o una qualsiasi altra somma che voi volete lasciare, quindi vi dà anche un’idea nella percentuale più bassa di quella che è l’aspettativa del minimo che si aspettano ma anche del minimo per misurare la bontà del servizio. per esempio quando quando fai i tuoi tour normalmente uno si aspetta si aspetta delle delle mance sa dopo tanti anni quanto quanto possano essere, ci sono dei momenti in cui ti arrivano delle cifre veramente veramente grosse tu non te lo aspetti e ti rendi conto che ti sono state date perché effettivamente, questo parlo quando quando il cliente soprattutto americano, ai suoi occhi hai fatto molto di più di quanto ti veniva richiesto e quindi l’esperienza totale è stata fantastica… ecco la mancia è un corrispettivo per quanto piacevole oltre il normale livello è stata la tua esperienza.

FRANCESCO(min 48.53)pure questo era un altro luogo comune sfatato perché nel caso mio diciamo quello che mi avevano detto era sì devi lasciare una percentuale di mancia sul prezzo del conto invece non è così neanche questo.

NICOLA (min 49.20) no, si lascia sicuramente, però ci sono dei modi per farlo: in contanti separato rispetto al conto per esempio se usi il bancomat o la carta di credito o di sommarlo direttamente al tuo conto ecco nel caso in cui venga sommato direttamente al conto e quindi aggiunto anche al conto finale che tu vai a pagare quella mancia si sa che è un guadagno del cameriere e quindi su quello il cameriere ci paga le tasse quindi non è un nero la mancia ma anzi si pagano le tasse.

Sandra E FRANCESCO(min 50.04) grazie, sei stato entusiasmante e bravissimo, ci hai fatto vivere la New York che non ci aspettavamo, perché il fatto di parlare di New York sicuramente essendo una grande città potrebbe essere semplice tra virgolette però sicuramente io non mi aspettavo di sentire quello che ci hai raccontato oggi tu perché ho scoperto una New York che non non avrei mai immaginato e ancora non ci sono stato.. noi prima di salutare i nostri amici ovviamente vogliamo sapere dove possiamo trovarti, sappiamo che ti troviamo a New York però come possiamo contattarti?

NICOLA(min51.07) generalmente la maggior parte delle persone mi contattano attraverso la mia pagina facebook che si chiama “la tua guida a New York “, poi ho anche un un sito web che è scoprire.nyc che appunto il dominio nyc è quello tipico di New York che però sarà rimodernato a breve quindi per me il modo migliore per contattarmi è attraverso la pagina facebook “la tua guida New York ” o eventualmente l’account instagram discover_nyc.

FRANCESCO(min 52.00) noi li mettiamo nelle note dell’episodio così chi volesse contattarti che ha sentito questa questa puntata può farlo tranquillamente..che dire noi ti ringraziamo veramente tanto per averci fatto sognare a questo punto New York perché in certi punti la stavamo sognando. Vedevo Sandra sognare ad occhi aperti e le è caduto un mito soprattutto quando parlavi della casa di Carrie ed è stato strano scoprire che in realtà era da un’altra parte.

NICOLA (52.30) Gossip Girl è molto più fedele, anche se gli edifici usati hanno in realtà una destinazione differente, ad esempio la scuola in realtà è un museo e la casa di Serena Van Der Woodsen è un hotel… in realtà le gossip girl esistono davvero e se un giorno verrete vi dirò chi sono.

FRANCESCO (min 53.16)io prima di salutarvi volevo ricordare a chi ci ascolta che può ascoltare il nostro podcast su tutte le piattaforme c come iTunes, Spreaker, Spotify eccetera.. vi invito a ad iscrivervi al podcast in modo tale che siate aggiornati su tutte le puntate, noi abbiamo anche una pagina Facebook che si chiama casualmente viaggiando podcast quindi se volete vi potete anche potete mettere un mi piace alla pagina Facebook e sul sito se che attualmente è un po vuoto però stiamo mettendo tutte le puntate con la trascrizione delle puntate quindi ci sarà anche modo di leggere delle informazioni anche magari quando si è in giro per capire cosa andare a vedere e poi contattare anche chi ci ha fatto sognare durante durante questa puntata…va bene allora noi ti ringraziamo ancora una volta per per averci accompagnato virtualmente nel in una New York che non pensavamo di minimamente potesse esistere . noi ti ringraziamo ancora ti salutiamo e concludiamo sempre con la nostra frase che

il mondo è come un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina

ciao a tutti ciao.

NICOLA (min 54.00) ciao a tutti e grazie a voi


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